New Photoset and interview for GQ MAGAZINE! + traduzione

by - agosto 03, 2013

GQ MAGAZINE ha realizzato un nuovo servizio fotografico e ha intervistato Douglas, per leggere l'articolo in inglese cliccate qui! Per visualizzare le scans dell'articolo cliccate qui. Sotto le foto trovate la traduzione!









Mi piacciono molto questi scatti e a voi?

TRADUZIONE

Domanda+risposta: Douglas Booth è Romeo

L'attore inglese è conosciuto negli Stati Uniti come il modello perfetto di Burberry, tra poco, 
diventerà famoso per il ruolo di Romeo nel nuovo adattamento cinematografico di Romeo&Juliet che lo vede protagonista insieme a Hailee Steinfield.

Potreste ricordarvi di Douglas come il modello dalle labbra carnose che ha lavorato insieme a Emma Watson in una campagna di Burberry. Ma c'è dell'altro da sapere su di lui- ad esempio che non è un modello adesso. Il pubblico britannico lo conosce già grazie ai film e mini-serie dove ha interpretato dei ruoli assolutamente intimidatori anche per attori veterani, come Boy George in Worried About The Boy e Pip in Great Expectations. Adesso, Booth si sta preparando ad invadere gli USA interpretando un altro ruolo iconico in Romeo&Juliet -dovreste portare la vostra ragazza al cinema- GQ ha raggiunto Booth a casa sua per parlare del suo ruolo shakespeariano. 

GQ: Hai letto Romeo&Juliet al liceo?
D:Si, ma mi sono innamorato della storia quando mi stavo preparando per il ruolo. A scuola quando ti costringono a vedere qualcosa non ti piace molto, scatta un sentimento di ribellione in un certo senso. Ma quando mi sono avvicinato intenzionalmente alla storia è stato facile innamorarsi. Ti rendi conto di quanto siano incredibili i dialoghi e quanto sia bella la storia. 

GQ: E' stato intimidatorio interpretare un ruolo iconico come quello di Romeo?
D: Si, certamente. E' stato intimidatorio ma anche eccitante ed è stato un onore.
Ho provato a dimenticare di interpretare il "Romeo" di Romeo e Juliet e di considerarlo come un ragazzo normale, un personaggio qualunque e di approcciarmi a lui allo stesso modo in cui mi sarei avvicinato a qualsiasi altro personaggio.

GQ: Ti devi essere sentito allo stesso modo quando sei stato scelto come Boy George.
D: Si, esattamente. Non mi accontento di cose semplici. Boy George è stato il mio ruolo più difficile perchè ho dovuto compiere una trasformazione fisica. Si trattava di dover interpretare un personaggio che è conosciuto da tutti sia per il suo aspetto fisico che per il suo atteggiamento. Buona parte della sua vita è documentata. E' stata una sfida doppia.

GQ:Anche questa volta i costumi erano complicati e sofisticati?
D: Si, c'è stato molto lavoro su questi.Avevamo Milena Canonero, che ha vinto 3 volte gli Academy come migliore costumista. Lei ha studiato la moda del tempo e Carlo Poggioli,il suo protettore, ha disegnato i costumi che ci sono del film, c'è stato una grande lavoro. Vi giuro che quando duellavo ho strappato i miei pantaloni intorno la zona dell'inguine un milione di volte. Le povere ragazze del reparto costumista trascorrevano un sacco di tempo per sistemare il mio cavallo.

GQ: alla fine ti identifichi con i personaggi che interpreti?
D: Si, mi sento molto spontaneo.Voglio dire, anche se non vorrei perdere la mia vita nel giro di pochi giorni dopo essermi innamorato, penso che a seconda del personaggio che si sta interpretando sia normale seguire se stessi e cercare degli aspetti nel personaggio a cui fare riferimento.

GQ: Come ad esempio?
D: La sua impulsività, quella sorta di energia giovanile. Essere accecato dal giovane amore. Mi ricordo di quel sentimento, quando ero più giovane e mi sono innamorato per la prima volta- vedi il mondo da una prospettiva diversa rispetto gli altri. Non vedi gli stessi confini.

GQ: quali sono i tuoi attuali progetti?
D:Alla fine dello scorso anno, ho finito di lavorare all'ultimo film di Darren Aronofsky "Noah". E' stato un lavoro magnifico ed è destinato a diventare un film epico e Darren è un regista di grande talento. Ho appena finito di girare Jupiter Ascending dei Wachowskis. Questo è il progetto per il loro ritorno, una sorta di Matrix, un crossover tra Matrix e Star Wars.

GQ: Sei passato dal fare un ruolo d'epoca a uno biblico e ad uno di fantascienza. C'è una parte che ti piace di più?
D:Voglio lavorare su progetti diversi e su una grande varietà di personaggi perchè non riesco a individuare se c'è una parte ideale per me in questo momento, perché dipende. Tu leggi un copione e capisci se è quello che vuoi fare in quel momento. Voglio mettermi in discussione, voglio sfidare me stesso e mi piacerebbe avere l'opportunità di fare un ruolo impegnativo come quello di Boy George- anche se non necessita di una trasformazione fisica o ti spinge a raggiungere certi estremi. Mi annoio molto facilmente e quindi mi piace tenere la mia mente attiva con ruoli impegnativi.    









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4 commenti

  1. Ci voleva un nuovo set fotografico. Mi piace molto, è venuto molto bene!

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  2. Bella intervista. Grazie della traduzione!

    Comunque sono d'accordo con lui. Sono contenta che scelga personaggi differenti. Diventerebbe noioso anche per noi vederlo in personaggi simili.

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