New article and pics for OUT MAGAZINE
Poche settimane fa, in questo post vi avevo informato che Douglas aveva fatto un servizio fotografico per Out Magazine.
Credits goes to: vk.com/douglasjohnbooth.
L'uomo dai molti volti.
Douglas Booth si trova in macchina diretto verso i CDFA awards a New York la prima volta che parliamo. Ovviamente è lì. Dove altro potrebbe essere? Splende nel suo abito di Tom Ford, l'attore ventunenne sfila sul red carpet insieme agli hollywoodiani glitterati- Jessica Chastain, Rooney Mara, Zachary Quinto- passando accanto a Hillary Clinton come se fosse nato per essere lì. In un certo senso è così. La sua bellezza innata-labbra a cuscinetto come quelle di Angelina [Jolie],una mascella impeccabile ricoperta da poca barba, capelli con i quali potresti stare interi giorni a toccarli - può essere considerata come un invito che è stato mandato da molto tempo.
Probabilmente la sua bellezza è stata la caratterista più notata, in Gran Bretagna, dove Booth è nato e cresciuto, la sua carriera da attore è apprezzata da un pò di tempo. Ha ottenuto il suo ruolo più grande a 16 anni nel dramma spettrale "From Time To Time" (diretto dal creatore di Downtown Abbey Julian Fellowes), da quel momento è stato gay, etero, dickensiano e post-moderno (come altro potreste descrivere un film chiamato "LOL" con Miley Cyrus e Demi Moore). Ora lui sta dando la sua mano a Shakespeare, interpretando Romeo insieme a Juliet interpretata da Hailee Steinfeld nel remake di Carlo Carlei della classica storia d'amore, prestando il suo volto perfetto ad un personaggio così indimenticabile.
E con questo ruolo,la sua stella sta per trasformarsi in una supernova- molto simile a quella dell'eroe precedente, Leonardo DiCaprio.
"Il nostro 'Romeo&Juliet' è così diverso" risponde così quando gli viene chiesto di dirci come questa rivisitazione si differenzia da quella del 1996 di Baz Lurhmann. "Ma il semplice fatto di essere menzionato nella stessa frase insieme a DiCaprio è un onore....lo guardo e penso 'Che percorso interessante ha fatto'. Ha avuto una grande varietà di ruoli, non si è sovraccaricato di progetti o fatto un sacco di film schifosi. Lui sceglie specificatamente i ruoli che vuole e sono tutti diversi."
La sua partecipazione a Romeo&Juliet (in uscita l'11 ottobre) è la prima di una serie di nuovi progetti diversi fra loro che includono Noah, il prossimo film biblico sull'arca di Darren Aronofsky ( dove troviamo Russell Crowe, Jennifer Connelly e Emma Watson), e Posh tratto dall'acclamata commedia britannica diretta dalla regista di An Education Lone Scherfig.
Quindi come ci si sente ad essere sull'orlo di una grande esplosione? "Cerco di non vederla in questo modo." dice Booth ridendo quando ci incontriamo un mese dopo i CDFAs. "Non ho mai voluto scommettere su qualsiasi cosa. Non mi adagio sugli allori pensando che il successo arriverà. Non appena finisci un progetto, devi iniziare a lavorare a quello successivo - devi continuare a lavorare duramente."
E' questo atteggiamento che ha aiutato Booth ad evitare la maledizione della bellezza: essere un caratterista in ruoli interessanti e disponibili. Certamente il suo aspetto non lo ha ostacolato (è stato scelto in una serie di campagne di Burberry insieme alla Watson quando aveva 16 anni) e grazie all'interpretazione di Boy George nel 2010 nel film autobiografico Worried About The Boy, ha trovato un'occasione perfetta per dimostrare la sua bravura.
"Quello è stato il ruolo più difficile da un punto di vista fisico" dice. "E' stata una grande trasformazione da come sono. " Per prepararsi per le scene, Booth doveva rimanere seduto sulla sedia del trucco per 5 ore ogni giorno prima di scivolare dentro i costumi che comprendevano body di plastica e un completo di suora dominatrice. "Non puoi prendere la parte a metà. Devi entrare completamente nel personaggio o rischi di sembrare un fottuto idiota. Ho guardato i suoi modi di fare, ho letto la sua biografia e tutto quello che riguardava la sua ascesa e quello che lo ha reso la persona che è oggi e poi ho rasato le mie sopracciglia per entrare meglio nei suoi panni. Mi svegliavo ed ero lui e poi andavo a dormire. Non c'era tempo di uscire dal personaggio. "
Questa non è stata l'unica occasione con cui Booth ha avuto a che fare con un personaggio gay. Ha interpretato il noto Heinz Neddermeyer nel film Christopher and his kind nel 2011, basato sulla vita dell'autore Christopher Isherwood.
"La sessualità è solo una piccola parte di quello che caratterizza un personaggio." replica quando gli si chiede di parlargli di questa esperienza. "Con Boy George costituiva una grande parte, ma con Heinz non è stato così."
Gay o etero, Shakespeare o Scherfing. Booth sfida se stesso in ogni ruolo che interpreta. Lui ha un volto che vale la pena guardare in ogni caso.
2 commenti
aaaaaaaaaah ma perchè ste belle foto non le pubblicano anche in una rivista Italiana! <3 uffi
RispondiEliminaarriverà anche quel giorno! speriamo escano altri scatti
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