Interview Magazine: Mr Booth's Mr Bingley [+ TRADUZIONE]

by - febbraio 04, 2016

Interview Magazine ha pubblicato una nuova e bellissima intervista con annesso servizio fotografico! Per leggere l'intervista in inglese, cliccate qui. se prendete la traduzione, siete pregati di citare la fonte.

Mr. Booth's Mr. Bingley

Il Signor Bingley del Signor Booth

<< E' cosa nota e universalmente riconosciuta che uno zombie in possesso di un cervello debba essere in cerca di altro cervello. >>
La premessa di Pride and Prejudice e Zombi, il nuovo film del regista Burr Steers, è auto-esplicativa. Basato sul libro di Seth Grahame-Smith che è, ovviamente, basato sul romanzo del 1813 di Jane Austen, il film ripercorre i maggior punti della trama con l'aggiunta della minaccia di una peste di zombi che sta affliggendo l'Inghilterra. 
L'eroina Elizabeth Bennett (Lily James) non è solo la giovane donna indipendente e intelligente a cui piace camminare per 5 miglia e che non sposerebbe mai nessuno che non la rispetti, è anche un abile spadaccina che parla fluentemente il cinese. Mr Darcy (Sam Riley) è un cacciatore professionale di zombi e la sua arrogante zia Lady Catherine de Bourgh (Lena Headey) è la più grande ammazza zombi di tutti.
Non tutti nel Hertfordshire sono guerrieri autosufficienti, comunque. Mr Bingley, il migliore amico di DArcy, è particolarmente inutile. "Mr Bingley non è il massimo, ma dopo aver interpretato personaggi come quelli in Jupiter Ascending e The Riot Club, è stato bello interpretare una persona così amabile. E' un ragazzo dolce che ha buone intenzioni, ma è un po' sfortunato e indifeso. Era bello andare al lavoro e sapere che tutto ciò che dovevo fare era essere amichevole e andare d'accordo con gli altri. "

all the credits for photos goes to MATT HOLYOAK

Adesso ventitreenne, Booth ha iniziato a recitare professionalmente all'età di 16 anni.  E' forte la tentazione di catalogarlo come un rubacuori, ma Booth non ha mai fatto leva sul suo aspetto. E' un attore di talento che non ha paura di accettare progetti rischiosi. 
Il suo primo ruolo è stato Boy George in Worried About The Boy e dà allora ha lavorato con Darren Aronofski (Noah), i fratelli Wachowski (Jupiter Ascending) e Lone Scherfig (Posh). "Devi scommettere su alcune cose" dice "Alcune cose funzioneranno, altre no."

Prossimamente, Douglas apparirà in Loving Vincent insieme a Chris O'Dowd e Saoirse Ronan come Armand Roulin, uno dei soggetti di Van Gogh. Apparirà nell'adattamento del romanzo di Peter Akroyd "The Limehouse Golem"come Dan Leno, un performer esistito realmente. "Ha avuto una vita tormentata, è morto a causa dell'alcool e si è messo in un manicomio prima di morire." dice Booth sul suo personaggio. "Mi sono divertito molto ad interpretarlo, cambiare il mio aspetto e mettere dei denti diversi." Presto volerà a Dublino per interpretare Percy Shelley in A Storm In The Stars.


Oltre a recitare, Booth è un forte sostenitore di Un's Refugee Agency (UNHRC) e della campagna #HeforShe di Emma Watson. 

X : Hai fatto 75 interviste in un giorno!
Douglas: Sì, ero stanco morto alla fine della giornata. Ma questo press tour è stato davvero divertente perché ero con un gruppo di amici.
X: Ti capita spesso? Hai detto di essere diventato amico anche del cast di The Riot Club.
Douglas: Sì, è stata un'esperienza simile che ha reso l'andare al lavoro molto più facile. In questo caso però non eravamo solo ragazzi, ma c'era anche un gruppo di donne incredibilmente indipendenti e badass. E' stata un'esperienza completamente diversa e piacevole, se confrontata con la precedente, dove l'atmosfera sul set era davvero pesante (per via dei personaggi, non gli attori). Qui invece era tutto incentrato sulle ragazze e sulla loro indipendenza. E' fantastico vedere personaggi esternare le loro frustrazioni e preoccupazioni, brandendo una spada e dimostrando il proprio valore, invece di tenersi tutto dentro e scrivere un diario, come succede nella storia originale.
X: Negli ultimi tre anni hai girato un film dopo l'altro o sei riuscito a prendere una pausa?
Douglas: E' importante trovare del tempo per se stessi perché se non sai cosa vuol dire essere una persona normale che trascorre il tempo normalmente, come puoi poi interpretarne una in un film? Qualche settimana fa, durante le vacanze di Natale sono stato in India. Eravamo 30 persone e siamo andati a Goa e Kerala a Capodanno. E' stata un'esperienza davvero speciale. Matt [Smith] e Lily [James] erano in vacanza con noi, erano parte del gruppo. E' stato meraviglioso.

X: Conoscevi già Lily prima di lavorare con lei, no? Conoscevi qualcun altro del cast?
Douglas: Ho lavorato con Matt in un film biografico 
sulla vita di Christopher Isherwood. Lui interpretava Christopher Isherwood mentre io vestivo i panni di un giovane chiamato Heinz Neddermeyer, preso sotto la sua ala protettiva e con il quale ha avuto una relazione. Quindi conosco Matt da quando ho 17 anni. Avevo visto Lily in alcune opere teatrali alla drama school perchè andava a scuola con un mio caro amico, Freddie Fox, con cui ho lavorato in Worried About The Boy, e di conseguenza conosco anche lei da tanto tempo. Conoscevo Sam Riley e avevo incontrato Jack Huston. Ho lavorato con Charles Dance in And Then There Were None, ma in realtà ho girato la serie dopo aver lavorato su questo film. Avevo già incontrato Suki [Waterhouse], mentre Millie Brady e Ellie Bamber le ho conosciute sul set, sono ragazze fantastiche, davvero divertenti.



X: Sapevi che Matt e Lily sarebbero entrati a far parte del progetto?
Douglas: Quando sono stato coinvolto Matt non aveva ancora accettato e anche Lena stava per entrare nel cast. Matt mi ha chiamato dicendo che avrebbe interpretato Mr Collins solo se il regista gli avesse permesso di interpretarlo come se fosse innamorato di Mr Darcy, che penso sia qualcosa di veramente divertente nel film. In pratica entrambi abbiamo preso parte al film allo stesso tempo.


X: Conoscevi già il regista Burr Steers prima del film? Personalmente ho adorato Igby Goes Down.

Douglas: Igby Goes Down è davvero un bel film. E' folle ed è probabilmente basato in parte sull'infanzia di Burr, cresciuto in quel mondo bizzarro WASPy. Mi è piaciuto anche 17 Again, è divertente. Burr sa come creare film unici come Igby Goes Down e allo stesso tempo divertenti e commerciali come 17 Again. Un guilty pleasure certamente.
X: Mi piacerebbe parlare anche di Loving Vincent, è animato?

Douglas: Questa è la prima animazione al mondo a venire dipinta. E' stato girato come un normale film, con Saoirse Ronan, Aidan Turner, Chris O'Dowd e tutte le fantastiche persone che hanno preso parte al progetto. E' stato principalmente girato in set ricostruiti. Visto che stavamo girando molto velocemente, eravamo soliti andare da una parte all'altra dello studio costantemente. E' stato girato come un normale film, poi ogni singola immagine è stata proiettata su una tela che un artista ha dipinto nello stile di Van Gogh. Sono circa 12 immagini al secondo, quindi per ogni secondo del film ci saranno 12 differenti dipinti ad olio, il che vuol dire che il film è formato da più di 60 mila dipinti ad olio. Ne ho preso uno.


X: Deve volerci tantissimo tempo. Quando finiranno?
Douglas: Ci lavorano da più di un anno, penso. Hanno iniziato con 80 pittori per un totale di più di 100 dipinti ogni giorno. Hanno dovuto fare audizioni per assumerli così come si fa per gli attori, perchè gli standard sono molto alti e è una cosa difficile da fare. Non è semplicemente un impression artistica, è necessario avere lo stile di Van Gogh. Quando lo spettatore vede i personaggi per la prima volta, questi compaiono per mezzo secondo, così come accadeva nei dipinti di Van Gogh, e se batti le ciglia rischi di perderli. Durante tutto il film i suoi dipinti compaiono per una manciata di secondi, ci sono tutti, ma lo spettatore dev'essere attento per notarli. I registi e produttori sono geniali. In passato avevano realizzato un cortometraggio, in parte fermo immagine e in parte con la tradizionale animazione, per il quale hanno vinto un oscar. Ma un progetto del genere non era mai realizzato. C'è stato un corto, ma nessuno aveva mai realizzato un intero film. In pratica hanno inventato la tecnologia di cui avevano bisogno, il che è straordinario, e sono davvero emozionato all'idea di farne parte. Interpreto Armand Roulin, un giovane che accompagna lo spettatore durante tutta la storia e i vari personaggi. E' stato dipinto da Vincent, perchè suo padre, un postino, era un suo grande amico. Dopo la morte del pittore il postino si insospettisce. Credendo che ci sia qualcosa di strano rigurardo a come il suo amico è morto, manda il figlio a consegnare una lettera alla famiglia di Vincent, e così facendo scopre qualcosa in più. Per Armand tutto ciò rappresenta una vera crescita. Inizialmente non aveva alcun rispetto per Vincent, credeva fosse pazzo, ma attraverso il suo viaggio comprende che in realtà era un grande uomo ma incompreso.



X: Reciti da diverso tempo ormai e hai lavorato in progetti davvero interessanti. Hai mai fatto qualcosa, o comunque sei mai stato tentato, solo per 'farti conoscere'?
Douglas: Non proprio. Quando ho firmato per Jupiter Ascending ho avuto la possibilità di far parte di uno dei grandi franchise YA che ci sono in questo momento. Al tempo chiesi a Darren Aronofsky [ndt: regista di Noah], "Lavoro con i fratelli Wachowski in questo progetto assurdo di cui non ho nemmeno ancora letto lo script o faccio questa cosa YA?' e lui mi consigliò di lavorare con i Wachowski. Ho 23 anni e sono davvero molto fortunato ad aver lavorato con le persone con cui ho lavorato. In questo momento sto solo cercando di scegliere progetti particolari con registi interessanti o film che coinvolgono persone che amo. Cos'è la vita se non ci si diverte? Non ho un piano, semplicemente mi immergo in quelli che ritengo i progetti più interessanti.

X: Ci sono persone con le quali vorresti lavorare?



Douglas: Oh certamente, è una lunga lista. Vorrei lavorare con Paul Thomas Anderson o Quentin Tarantino, ma questi sono sogni che non devo correre ad inseguire. Quando sarà ora sarò pronto e lo stesso vale per loro, se mai vorranno lavorare con me.



X: Quando devi decidere riguardo ad un progetto, o sei indeciso tra due, c'è qualcuno in particolare con cui parli?


Douglas: Il mio manager, il mio agente, mia madre, e ho sempre una qualche sensazione a riguardo. Mi ricordo che Lone Scherfig [ndt: regista di The Riot Club] mi disse che puoi avere un regista fantastico e un pessimo copione e comunque ottenere un ottimo film. Niente ti assicura nulla. Il copione è sempre importante ma ad esempio negli ultimi anni ci sono stati progetti che, sulla carta, sembravano avere un successo assicurato, ma una volta realizzato il film si sono dimostrati dei flop. A volte non c'è nulla di scritto, eppure un regista geniale riesce a trasformare una semplice idea in qualcosa di brillante. Comunque, spesso e volentieri, se si hanno un buon regista e un buon copione non si può sbagliare.



X: Come mai hai deciso di coinvolgerti con l'UN?

Douglas: Mi sono posto la stessa domanda diverse volte, ho chiesto anche a mia madre perchè ne fossi così attratto. Penso che la risposta sia che ho sempre avuto una certa coscienza sociale. Il mio canale televisivo preferito è BBC News 24, per un po' era continuamente acceso a casa. Sono sempre stato interessato a ciò che succede nel mondo. Alcune persone riescono ad ignorarlo molto facilmente senza sentirsi colpevoli. Non che quello che faccio abbia a che fare con la colpa, ma ci sono persone che riescono ad essere completamente distaccate e non preoccuparsene perché non le tocca. Mi sono sempre interessato a ciò che succedeva e ho sempre sentito una certa responsabilità. Per qualche tempo sono stato legato a un film su Dan Eldon, un brillante giornalista, fotografo e artista e c'era questa donna che lavora per UNHCR, anche lei sua grande fan, con la quale ho iniziato a parlare perché aveva visto che ero legato al film. E' partito tutto da lì.



X: Si è dimostrato ciò che pensavi?
Douglas: No, mi ha completamente aperto gli occhi, cambiando la mia vita. Andare a Lesvos, in Grecia, ed incontrare alcuni dei rifugiati appena sopravvissuti alla pericolosa traversata del mare, ha aperto i miei occhi in un modo che non riesco nemmeno a descrivere. Ha acceso un fuoco dentro di me che mi spinge a cercare di fare qualcosa, il poco che posso fare.



X: Ti ha fatto percepire Londra in modo differente?
Douglas: Sotto certi aspetti penso di sì. Londra è il mio posto preferito sulla terra proprio per la sua eterogeneità. Ora guardo le persone e penso al viaggio che i loro genitori potrebbero aver compiuto per arrivare qui. Penso al viaggio che i miei nonni hanno fatto - i miei nonni sono immigrati dalla Spagna e Olanda, quindi non è proprio la stessa cosa - ma penso a ciò che che li ha spinti a lasciare il loro paese e penso a quanto sono fortunato ad essere cresciuto qui e a non darlo per scontato.

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2 commenti

  1. Grazie mille Carola! Aspetto con ansia la tua traduzione <3

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    1. Prego :3
      Appena finisco gli esami mi metto a tradurre!

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