Douglas for Interview Magazine!

by - dicembre 12, 2013

Interview Magazine ha rilasciato un'intervista e un servizio fotografico con Douglas!
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THE MOVIE STAR di Emma Brown


"Interpreto Harry Villiers, colui che portava le prostitute a cena.", dice Douglas Booth sul suo ruolo nel prossimo film Posh. "E' una storia psicologica." Basato sull'opera teatrale di Laura Wade, Posh ruota intorno alla vita dei membri privilegiati della fittizia congrega maschile dell'Università di Oxford. Il cast è costituito da alcuni degli attori britannici più talentuosi: Sam Claflin, Max Irons, Sam Reid e Freddie Fox che interpretano i membri del "Riot Club", insieme a Holliday Grainger, Jessica Brown-Findlay e Natalie Dormer nei ruoli delle loro amiche.
Questo è uno dei tre film di alto profilo di cui fa parte Booth che uscirà nel 2014; gli altri progetti sono il biblico "Noah" di Darren Aronofsky insieme a Russell Crowe, Jennifer Connelly, Emma Watson e Anthony Hopkins e "Jupiter Ascending" dei fratelli Wachowski.
"Ho avuto un anno pazzesco", ammette l'attore britannico. "Ho avuto solo una settimana libera tra Jupiter Ascending e Posh."

Sebbene abbia solo 21 anni, la carriera di Booth è incredibilmente eclettica. Da 3 anni a questa parte, Booth ha già interpretato il Romeo di Shakespeare, il Pip di Dickens, la star del glam-pop degli anni 80 Boy George e l'amante di Miley Cyrus. Per il mese di dicembre, Booth si è preso una pausa rara.
"Sto trascorrendo il mio tempo fino a natale a leggere copioni." spiega. "Se sarò molto produttivo, potrei riuscire a leggere un copione al giorno. Ma normalmente in una settimana riesco a leggerne 3 o 4. Sono un lettore molto lento perchè sono dislessico."
Booth capisce l'importanza di un buon copione: "Potresti avere un buon regista con un terribile copione e il film non andrebbe bene oppure potresti avere un copione stupendo con un regista mediocre e potresti partecipare in un film davvero buono."


Emma Brown (giornalista): "Hai mai fatto una recita scolastica natalizia?"
Douglas: "Si, l'ho fatta. Oh mio dio, chi interpretavo? Credo un pastore, avevo uno straccio sopra la mia testa. Il mio orsacchiotto era la mia pecorella. Ho una foto da qualche parte."
Brown: "Eri l'unico pastore? O il pastore numero tre?"
Douglas:"Probabilmente ero il pastore numero 9 o una cosa del genere. Non ho avuto neanche l'onore di essere il pastore numero 10."
Brown:" Quando è stata la prima volta che hai sentito parlare di Darren Aronofsky?"
Douglas: "Ero un pò troppo giovane quando Requiem For A Dream è uscito (2000). Me lo ero perso. Ho visto prima The Fountain (2006) perchè un amico di mio padre un giorno ha detto:'Questo è il mio film preferito in assoluto. Per favore guardatelo.' e così l'ho visto ed è stato fantastico. Dopo ho guardato The Wrestler (2008) e poi ho visto Requiem For A Dream e Pi (2008). Ho visto Black Swan (2010) quando è uscito al cinema." 
Brown:"Ho trovato Black Swan troppo straziante da guardare, e molte persone hanno provato la stessa sensazione con Requiem For A Dream."
Douglas:"Si, Requiem for A Dream ti fa riflettere molto sicuramente."
Brown:"Eri nervoso riguardo al tuo ruolo in Noah?"
Douglas:"No, ho letto il copione. Ero in buone mani- Darren è davvero rispettoso con gli attori ed è un regista eccezionale. Non avevo programmato di fare un film sulla bibbia. Avevo programmato di fare un film di Darren Aronofsky."
Brown:" Hai iniziato a recitare fin da piccolo. Qual è stato il tuo primo ruolo da professionista?"
Douglas:"Il mio primo ruolo da professionista è stato in From Time To Time (2009), che è un film britannico indipendente diretto e scritto da Julian Fellowes. Non ha mai avuto una grande distribuzione, ma è stato un film davvero carino. C'era Maggie Smith, Timothy Spall, Dominic West e Hugh Bonneville."
Brown: "E' stato un ottimo inizio"
Douglas: "Si, non è stato male. Dopo ho girato una mini serie chiamata I Pilastri della Terra (2010) e dopo ho ottenuto il mio terzo ruolo interpretando Boy George in Worried About The Boy."
Brown:" E' il tuo artista da karaoke?"
Douglas:" Normalmente non vado al karaoke almeno che non sia davvero ubriaco, ma se fossi semi-ubriaco e venisse fuori una canzone di Boy George probabilmente mi metterei a cantare per una sorta di falsa fiducia."
Brown:"Julian Fellowes ti ha richiesto esplicitamente per "Romeo&Juliet?"
Douglas:"No. Si è trattata di una coincidenza. Ma è stato un piacere lavorare di nuovo con lui dopo parecchi anni."

Brown:"Come hai ottenuto il tuo primo ruolo?"
Douglas: "Con l'audizione. Sono stato fortunato ad avere un agente quando avevo 15 anni. Ho fatto audizioni su audizioni e ho ottenuto il mio primo lavoro a 16 anni. Quando ero più giovane, sembravo più grande come aspetto. In Inghilterra ci sono delle leggi sul lavoro che dicono che devi avere 16 anni per lavorare a tempo pieno: se hai più di 16 anni, non hai degli orari di restrizione per le riprese e cose del genere. In America devi avere 18 anni. Quindi nessuno assume un ragazzo di 15 anni che non ha mai lavorato prima per interpretare un ragazzo di 16 anni circa, perchè così non devono fermarsi ogni due ore tra una ripresa e l'altra e non c'è la scuola di mezzo. Avevo fatto tutte le audizioni possibili ma non mi avevano mai preso. Ma appena ho compiuto 16 anni, tutte queste restrizioni sono sparite e ho ottenuto il mio primo lavoro. Tutti coloro che vogliono fare questo percorso ne sono consapevoli, verrai rifiutato da ogni parte. Tutti ci passano in questa fase, anche gli attori più grandi."
Brown:"Provieni da una famiglia nella quale diventare attore è stato un obiettivo fattibile?"
Booth:"Si. Nessuno dei miei parenti è un attore o è dell'ambiente, ma i miei genitori mi hanno sempre appoggiato e mi hanno sempre fatto fare tutto ciò che mi rende felice, avrei potuto diventare un calzolaio, un ginnasta o fare qualsiasi altra professione. Mi avrebbero sostenuto con tutto il cuore. Mia sorella è un artista, quindi i miei genitori avrebbero potuto avere potenzialmente due figli poveri."
Brown:"Senti che la tua vita sia cambiata da quando R&J è uscito questo autunno?"
Booth:"In questo senso sono stato molto fortunato perchè la mia vita è cambiata gradualmente. Nulla è cambiato da un giorno all'altro. E' come guardare il tuo gatto crescere: se tu lo vedi ogni giorno, non ti accorgi realmente del cambiamento, ma se lo vedi dopo tanto tempo caspita se lo noti. I tuoi amici vengono da te dopo che non li vedi per un paio di mesi e sono tipo:'Oddio, il tuo gatto è cresciuto così tanto' e io:'Davvero?' Ma quando tu ci vivi a contatto è diverso....Credo che la mia vita sia cambiata a poco a poco, quindi non ho notato molto il cambiamento."
Brown:"Che cosa rende una persona un buon attore?"
Booth:"La dedizione. Spesso scopri che gli attori hanno un grande cuore; sono persone molto emotive. Parlando con attori che frequentano i loro colleghi o con persone che hanno a che fare con loro, noti che spesso si sentono emotivamente coinvolti in un sacco di cose diverse. Mostrano i loro sentimenti apertamente, spesso provano emozioni all'ennesima potenza e credo che sia difficile frequentare uno di loro. Credo che questo si riferisca alla grande varietà emotiva a cui possono attingere. Sto cercando ancora la risposta a questa domanda, credo che la cercherò per il resto della mia vita."

Brown:" Prende in considerazione tutto questo prima di frequentare un attore?"
Booth:" Non puoi farlo. Non siamo intelligenti abbastanza per farlo."
Brown:"La maggior parte dei tuoi amici sono attori?"
Booth:"Ho un paio di amici che lo sono, ma la maggior parte di loro no. Alcuni dei miei migliori amici sono attori o musicisti. I miei amici di infanzia non sono attori, ma ovviamente per via del mio lavoro, molti lo sono."
Brown:"Sei ancora in contatto con i tuoi amici della scuola elementare?"
Booth:"Si, uno di questi è seduto di fronte a me in questo momento."
Brown:"Gli attori possono diventare amici con i loro registi o ci deve essere un pò di distanza?"
Booth:"C'è bisogno di trovare un equilibrio. Alcuni miei amici mi hanno detto:'non avrei mai dovuto diventare amico così intimo con il regista.' Vuoi avere un buon rapporto con il regista, ma personalmente preferisco instaurare una relazione dove tu li rispetti- dove hai un buon dialogo, ma loro sono i 'capi', per così dire. Si tratta di avere fiducia nel tuo regista nella buona o nella cattiva sorte. Sono loro che controllano quello che è stato girato nei monitor, quindi devi avere fiducia in quello che dicono.
Avrai sempre degli alti e bassi- se guardi le carriere di un intero gruppo di persone che rispetto, alcuni di loro hanno fatto buoni film, alcuni di loro brutti. Mi ricordo che Andrew Garfield una volta disse che l'unico potere che noi attori abbiamo davvero- o uno dei principali poteri che abbiamo- sono le nostre scelte. Possiamo fare delle scelte interessanti, ma una volta che le intraprendiamo entrano in gioco altri fattori: il regista, il copione che può cambiare, gli altri attori. L'unica cosa che puoi fare è cercare di fare scelte interessanti e, una volta che ci sei dentro, dare del tuo meglio.  






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4 commenti

  1. E davvero una bella intervista! Grazie per la traduzione. (:

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  2. Anonimo2:52 PM

    Concordo !! Bell'intervista e splendido Douggie :)

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    1. Ha le idee molto chiare sulla sua carriera:)

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