Nuovi dettagli su Romeo e Giulietta

by - giugno 14, 2012

Il regista Carlo Carlei ha rilasciato un'intervista a "La Repubblica" dove ci svela nuovi dettagli riguardo il suo adattamento cinematografico di "Romeo and Juliet".


Vi trascrivo i punti più salienti dell'intervista, per visualizzare l'intero articolo cliccate qui.



Tra le ragioni di un’altra versione dalla tragedia di Shakespeare dopo quella di 18 anni fa di Baz Luhrmann e quella di Franco Zeffirelli del 1968, secondo Carlo Carlei, c’è «il tema eterno dell’amore contrastato, oggi ancora più attuale. Basta leggere le cronache, quante storie abbiamo letto di ragazze uccise dal padre perché si era innamorata di qualcuno di colore o di religione diversa? Poi c’è la dialettica tra il mondo degli adulti e quello dei giovani, altro tema eterno. Non è un caso che il film di Zeffirelli sia continuamente riproposto sui canale della televisione americana».

Perché lo spostamento nel Rinascimento? Non irriterà i puristi di Shakespeare?
«Intanto Shakespeare non indica le date esatte, si ispirò alla traduzione della novella di Bandello che raccontava una storia scritta a sua volta da un vescovo e la rese immortale con la sua arte. Il Rinascimento è un’epoca molto più interessante per i colori, per l’arte, ho potuto ornare la cripta con Giotto, Raffaello, Piero Della Francesca, Antonello da Messina. E mi sono permesso di fare di Romeo uno che non si interessa alla faida, lo scopriamo mentre scolpisce una bellissima figura e quando è mandato in esilio si rifugia in una comunità di artisti a Mantova».

Il linguaggio di Shakespeare è rispettato?
«La sceneggiatura di Julian Fellowes è molto brillante, i personaggi parlano la lingua di Shakespeare ma più moderna, come se la tragedia fosse stata scritta oggi. Abbiamo eliminato gran parte delle rime e il linguaggio, se pure mantiene una costruzione aulica, è molto comprensibile. È importante per arrivare a un pubblico giovane, ci sono generazioni che non hanno visto Romeo e Giulietta sullo schermo o che considerano il film di Zeffirelli troppo classico. La versione di Luhrman è interessante, ma è a parte, è più un film di Luhrmann che Shakespeare».


Dopo aver letto questo articolo la mia curiosità cresce ancora di più! Io adoro la tragedia di Romeo e Giulietta è il film di Luhrmann è uno dei miei film preferiti in assoluto. E poi...sono curiosa di vedere Douglas in versione scultore XD

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